Titolo: Superwoman
Autore: Francesca
Anno: 2022
Casa Editrice: Robin
Genere: Narrativa
Lunghezza: 88 pagine
Punto di vista: prima persona
Target consigliato: pubblico prettamente femminile
Valutazione: ★★★★★
Trama
Il racconto, in forma di diario, è un viaggio nella vita di una ragazza lavoratrice che scopre di essere incinta: dalla sensazione di inadeguatezza, attraverso le difficoltà per far conciliare carriera e famiglia, alla scoperta che ogni donna è una “superwoman”.
Commento
Superwoman è un libro che si presenta sottoforma di un diario dove una giovane donna, Francesca, annota tutti i pensieri, le emozioni e i timori che attanagliano la sua vita nel momento in cui scopre di essere incinta. Si parte dallo sbalordimento, lei di certo non se lo aspettava di essere incinta! Si prosegue con i dubbi e le ansie di una donna che affronta questa nuova esperienza per la primissima volta. Tra visite, analisi, lavoro – eh sì, a Francesca piace il suo lavoro e ne approffitta fino alla fine – e week-end fuori porta, Francesca si ritrova ad amare sempre di più quel fagiolino che cresce dentro di lei, fagiolino che presto prende il nome di Leonardo! Leo prende il nome dal nonno, un modo per averlo vicino anche se purtroppo non c’è più. È stato interessante leggere di questa avventura duranta nove mesi e un po’ di più, perché sì, il piccolo Leo si è fatto desiderare eccome!
Come dicevo, è stato interessante leggere nel dettaglio quello che accade nella vita di una donna in gravidanza, si scoprone parecchie cose di cui non si era minimamente a conoscenza e si affrontano situazioni che prima non si prendevano in considerazione. Del resto, quando non si è in gravidanza, è semplice fare gli auguri a una donna, rassicurarla che andrà tutto bene… ma quando si vive l’esperienza sulla propria pelle è tutta un’altra storia. Tutta la mia solidarietà alle donne che sono costrette a fare centinaia di analsi e sono agofobiche. Siete delle eroine.
Un complimento speciale all’autrice che ci ha illustrato il ‘dietro le quinte’ di un pancione.
Brava, Francesca!