Suspence e delirio…
Istinto ed emozione…
Ordine e disordine…
Questo è Thelmabeth di Piero Iiriti, un viaggio, un sogno, o realtà magica, realismo magico, forza e calma, passione e dannazione. Un bella lettura di narrativa contemporanea.
Sinossi:
Un gruppo di amici condivide la scoperta delle emozioni.
Trevien, il protagonista, attraverso continui salti nel tempo, peripezie e colpi di scena, beve tutta d’un fiato la vita.
Alla continua ricerca dell’ignoto e nel tentativo di superare e abbattere quelle barriere che la natura ci pone, lotta con i suoi fantasmi fino al parossismo.
L’autore, Piero Iiriti, con molta chiarezza e immediatezza tratteggia realtà e situazioni molto divertenti.
La narrazione è vivace, dal ritmo sostenuto e rende chiaramente l’idea della fragilità umana che spesso si cela dietro pareti trasparenti
Ingredienti…
Narrativa contemporanea
Gruppo Albatros Il Filo
21 aprile 2020
cartaceo, ebook
220
Un libro caotico ed energico…
Commento…
Thelmabeth è il titolo di un libro. E’ una storia. Un viaggio. Il caos accelerato. Trevien è un ragazzo, un maschio, un amico, un viaggiatore, un personaggio caotico. E’ caos.
L’intento del commento non è delineare ciò che succede perché ci ha già pensato l’autore a farlo. Il mio scopo è dire cos’ho percepito e dove sono arrivata con la mia mente attraverso le pagine e la scrittura di Piero. Chi recensisce può dire di tutto, pur rimanendo nei limiti della legge che governa la scrittura e la libertà di parola ed espressione. Sarò oggettiva e soggettiva e sicuramente sincera. Chi legge questa storia sa che non è facile per niente stare a contatto col protagonista. Tutto nasce e cresce perché bisogna attraversare le proprie emozioni ma una volta che si entra a contatto con queste, che fai? Scappi o rimani? Dimmelo e ti dirò cosa fare e chi sei. Questo ho pensato.
Sono Apollo o Dioniso, brutalmente ordinato e razionale o dannatamente istintivo. Ho scelto la seconda strada mentre leggevo. Sono tornata indietro e poi ho proseguito. La mente non segue mai un ordine e credo bisogni leggere questo libro adottando una visione completa della letteratura ma allo stesso tempo parziale. Certamente ci colgo un flusso di coscienza alla Joyce e anche un rifacimento al romanzo novecentesco per dettagli e delineamento del protagonista. Poi ci aggiungo anche un pizzico di Svevo e un po’ di sano cubismo per introdurre la pittura. Si, questo libro porta a cogliere più sfumature e sono tutte umanistiche. Ci colgo Freud, ci colgo disordine.
Se lo si vuole leggere, bisogna adottare l’intelligenza emotiva, quella delle emozioni. Trevien non lo conosciamo ma siamo noi. Universale e particolare, dualismo: realtà e idealismo. Che altro? Caos e ordine, dei e umani, sogno e reale. Tracce di sesso e droghe piacevolmente consumate. Non ci leggo diseducazione ma scelte di vita, a tratti dannunziane ma perché no, anche nostre, vostre. Forse anche tracce di Amleto vanno inserite per il tratto onirico e mentale che fluisce continuamente tra le pagine. Un risveglio di emozioni, pulsazioni, ricordi e azioni, dettagli e sogni. Forse la vita ha bisogno anche di questo. Forse questo libro ha bisogno di tre ingredienti principali per poter essere letto e fatto vostro e non sono quelli tecnici poc’anzi citati. Empatia, istinto e frenesia. Preparateli, mescolate, agitate bene e gustate. Verrà fuori qualcosa di molto saporito. Lettura consigliata.
Piero Iiriti ha una bella penna, una bella mente e ottime parole da utilizzare. Suddivisione in capitoli, scrittura fluida e dettagli a portata di mano, storia coinvolgente, caotica nel senso etimologico del termine, un flusso di emozioni e ricordi, un protagonista che viaggia mentalmente, avanza e retrocede. Rifacimenti alla letteratura, sicuramente tipica della formazione dello scrittore, sguardo ampio e grinta, nessuna paura di osare. Scritto per i lettori.. quindi che aspettate? Compratelo. E un avvertimento: non è adatto ai bigotti e conservatori della società.