Titolo: Ti amerò a prescindere
Anno: 2022
Casa editrice: ilmiolibro (self publishing)
Genere: narrativa italiana
Target consigliato: dai 15/16 anni
Lunghezza: 252 pagine
Punto di vista: interno
Valutazione: ★★★★
Antonio Sposito
Antonio Sposito (1982) é di Napoli ma vive a Venezia dove lavora come oss.
Da anni si occupa di minorenni con problemi famigliari, é laureato in psicologia dell’apprendimento e specializzato in psicologia clinica e dello sviluppo.
Ha pubblicato Un timido in borghese (Enrico Folci Editore, 2010) e altri romanzi brevi : Ho visto l’arcobaleno e Il diario di Antonio il Franco (2011), Il raccontastorie (2013).
Trama
Francesco è un giovane napoletano senza un lavoro stabile e con tante insicurezze su se stesso e sul proprio futuro; desidera emanciparsi dai genitori, che vorrebbero proteggerlo ma sono per lui causa di nuove ansie. A Napoli si innamora di Elisa e si rende presto conto che per una relazione matura dovrà abbandonare la condizione di eterno Peter Pan. Si trasferisce a Venezia dove lavora come OSS nel reparto di Oncologia. Mentre con difficoltà ritrova il rispetto per se stesso si confronta con le proprie illusioni e scopre che anche gli affetti cambiano. Una storia d’amore raccontata in modo sincero e con tanta ironia. Un romanzo che con semplicità ci parla del senso della vita.
Commento
Ringrazio l’autore per averci fatto dono di una copia di Ti amerò a prescindere.
Ti amerò a prescindere è un libro semplice, scritto in modo molto lineare -va segnalato qualche piccolo errore di battitura, che comunque non pregiudica la lettura- che ci racconta la vita di Francesco, un ragazzo semplice, come tanti, che fatica a trovare il suo posto nel modo ma che, nonostante tutto, ci prova sempre. Ci prova, inciampa, ci riprova e alla fine ci riesce ma il panorama che ha davanti è completamente mutato rispetto a quello che lo circondava inizialmente. I suoi genitori sono sempre lì, con le loro convinzioni e con i loro detti e non detti eppure alla fine del libro ci appaiono differenti nelle sfumature e appaiono certamente differenti anche agli occhi di Francesco che ormai è pronto a spiccare il volo per diventare un uomo.
Il rapporto tra Elisa e Francesco è dettagliato, non sfuggono le sensazioni dei due, l’immobilità che talvolta li pervade e quel desiderio che li fa apparire come due calamite: talvolta si attraggono, altre si respingono ma la mente di Francesco vola sempre lì, alla sua Elisa, a quella ragazza conosciuta un po’ per caso a Napoli. Il titolo è la perfetta rappresentazione di Francesco che, sempre e comunque, è spinto ad amare qualcuno, partendo dall’amore per i genitori e arrivando all’amore per Elisa. Amare a prescindere, amare nonostante tutto, Francesco ci insegna questo e ci fa capire che l’amore è come un fiore che va bagnato di giorno in giorno: alle volte lo vedi crescere rapidamente, altre lo vedi rimpicciolirsi ma lo vedi sempre e, se un giorno ti dovessi dimenticare di lui, un dettaglio te lo riporterebbe alla mente.
Da Ti amerò a prescindere emerge prepotentemente la vita, quella vita fatta spesso di tante contraddizioni pienamente umane, di tanti errori, di tante cadute e della voglia di alzarsi sempre, anche quando sembra non essercene motivo. Francesco è uno di noi: alle volte è apatico, altre è preso dalla foga di fare mille cose, in poche parole è umano e vivo.
Un libro che consiglio a chi cerca qualcosa di semplice ma non per questo meno interessante, a chi vuole immergersi in una storia che potrebbe essere quella di tutti noi e nella quale ognuno di noi può trovare un pezzetto di se stesso.
Ilaria