Giovedì 16 dicembre si è conclusa la prima stagione di Un professore¹, composta da 12 episodi con la regia di Alessandro D’Alatri.
Trama
Dante Balestra è un professore di filosofia che, dopo tanti anni di assenza, torna a Roma per occuparsi di suo figlio Simone. Affascinante e fuori dagli schemi, il professore prende una classe al liceo Leonardo Da Vinci dove applica il suo metodo d’insegnamento anticonformista e instaura un rapporto molto particolare con i suoi alunni, tra cui proprio Simone. Ma il suo modo di fare porta presto a confondere la vita privata con la vita professionale e il ritorno dal passato di Anita, una sua ex fiamma ora madre di Manuel, la “pecora nera” della classe, rende le cose ancora più complesse.
Interpreti – personaggi
Alessandro Gassmann: Dante Balestra
Claudia Pandolfi: Anita
Nicolas Maupas: Simone Balestra
Damiano Gavino: Manuel Ferro
Christiane Filangieri: Floriana
Luna Miriam Iansante: Luna
Elisa Cocco: Laura
Beatrice De Mei: Monica
Simone Casanica: Giulio Palmieri
Davide Divetta: Matteo
Davide Mirti: Aureliano
Paolo Bessegato: Attilio Lombardi
Federica Cifola: Agata
Margherita Laterza: Alice
Andrea Giannini: Zucca
Sara Cardinaletti: Marina Girolami
Giorgio Gobbi: Franco De Angelis
Loris Loddi: Felice Proietti Sbarra
Paolo Conticini: Ettore
Pia Engleberth: Virginia Villa
Francesca Cavallin: Cecilia
Francesca Colucci: Chicca
Andrea Preti: Lino Battaglia
Francesca Romana De Martini: Grazia Morelli
Francesca Farcomeni: Stagno
Valentina Illuminati: Testa
Alessio De Lorenzi: Giuseppe Palombo
Domenico Cuomo: Domenico Bruni
Flavio Domenici: Egidio
Fonte: Wikipedia²
Commento
Non procedete nella lettura se non avete visto tutta la serie perché sono presenti SPOILER.
Temi importanti come il bullismo, la crescita di figli adolescenti, gli hikikomori, il revenge porn e l’omosessualità sono stati trattati in Un professore e questo è un punto da segnalare e anche da premiare. Il problema, se così lo vogliamo chiamare, va ricercato nello scarso approfondimento che è stato riservato a questi argomenti -esclusa la storia di Pin (Giuseppe Palombo) che è stata trattata nel modo più corretto possibile- a favore di un approfondimento più vasto su Dante e sul suo essere, di base, un grandissimo Don Giovanni. È vero che la serie si intitola Un professore ma non per questo dovevamo essere a conoscenza di tutte le donne di Dante, sarebbe stato meglio approfondire maggiormente, con l’aiuto prezioso di Dante prof., tutti gli argomenti che erano stati introdotti.
La parte più bella ed anche interessante della fiction va ricercata nel rapporto di Dante con i suoi ragazzi e, più in generale, nel ruolo formativo della scuola. Un professore cerca di trasmettere il vero valore della scuola, come luogo inclusivo a 360°, come un luogo di vera e pura formazione, come un insieme di persone che dovrebbe avere a cuore i ragazzi che si trova di fronte, che non li vede solo come scatole da riempire ma come esseri veri e propri, come umani da capire, come entità differenti tra loro che meritano di essere ascoltate. In questo la serie ha veramente fatto centro. E il personaggio di Dante -sul fronte scolastico/lavorativo, non nella sua vita privata- rappresenta il concretizzarsi di tutti i buoni propositi che la scuola dovrebbe sempre avere.
La sceneggiatura perde moltissimo specialmente nell’ultima puntata, dove tutto avviene in un vero e proprio soffio e lo spettatore si trova ad osservare un mandarino e il Colosseo sullo sfondo senza aver realizzato molto di ciò che è accaduto. Lo stesso discorso può essere fatto per la vicenda di “quella notte” all’ospedale, dapprima presentata a spizzichi e bocconi e poi elaborata dal protagonista nel giro di: una visione della foto del fratello, un litigio con il padre, la verità svelata da Manuel, la visione di un dvd e la visita al cimitero. E potrebbe anche essere stata un’evoluzione corretta se solo fosse stata proposta su un numero di puntate più ampio.
Con queste premesse, ci sarà (quasi) sicuramente una seconda stagione che speriamo possa essere all’altezza delle premesse di questa prima e possa concretizzarle nel miglior modo possibile.
Gli interpreti sono tutti all’altezza del compito assegnato e, in particolare, va fatta notare l’ottima accoppiata padre-figlio portata in scena da Gassmann e Maupas. Anche il duo Simone-Manuel, portato in scena da Maupas e Gavino, restituisce scene più che buone a livello interpretativo grazie alla chimica tra i due attori.
Nota di merito anche per la scelta musicale, “Spazio tempo” di Gabbani si è rivelata particolarmente adatta per la fiction.
In conclusione, Un professore è una serie godibile a cui manca l’approfondimento più mirato su determinati argomenti nonché una diluizione maggiore di certi avvenimenti e una contrazione di altri -vedi discorso precedente della morte di Jacopo e ruolo da Don Giovanni di Dante-.
Rimane bella la parte formativa portata in scena da Dante, che potrebbe anche essere di buon auspicio per la scuola del futuro.
E voi avete visto Un professore? Cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti!
Ilaria