Veloce come il vento (col titolo internazionale di Italian Race) è un film di Matteo Rovere del 2016 prodotto da 01 distribution. Protagonisti sono Stefano Accorsi e Matilda de Angelis nei panni di Giulia e Loris De Martino. Il film tratta una storia vera.
Giulia fa gare automobilistiche e il padre la segue da sempre dietro le quinte.
Suo padre muore di infarto mentre lei sta guidando. È uno shock. Lei e il fratellino sono soli e per non perdere la casa di famiglia, lei ha bisogno di vincere un importante premio ma ha bisogno di allenarsi perché non riesce, per quanto brava, ad arrivare prima. Così, al funerale del padre, si fa vivo Loris, il fratello maggiore che correva in passato, poi ha smesso, rinunciando al suo grande talento e alla fama. È un tossicodipendente e negli anni ha abbandonato i fratelli e il padre.
Giulia non riesce a volergli bene come una volta, in realtà ama il fratello e vorrebbe che mettesse la testa a posto, che l’allenasse lui per la gara. E così sarà, Loris cambierà e un colpo di scena vorrà proprio lui alla guida della sua vecchia auto per vincere i soldi della gara.
Commento
Credo che Matteo Rovere abbia dato vita ad un film davvero bellissimo. Tratto da una storia vera, con protagonisti veri e con attori eccezionali che hanno saputo dar vita ad una storia magnifica, le hanno dato onore e gloria, l’hanno resa veritiera e commovente. Stefano nei panni di Loris, si è calato nella vita di un tossicodipendente che non comprende le sue potenzialità e chi può essere davvero perché la sua mente è offuscata e pigra ma quando si salva e capisce che sua sorella ha bisogno di lui e lui di lei, tutto cambia e avviene una riappacificazione dolce e genuina tra due fratelli che non vedevano l’ora di riviversi in memoria soprattutto di un padre che non c’è più e che li avrebbe voluti da sempre insieme, sulle piste, in un garage tra auto e utensili.
Accorsi ha vinto il David di Donatello per la categoria al miglior attore protagonista. Matilda de Angelis ha avuto l’opportunità di crescere artisticamente grazie anche al supporto e al sostegno nonché all’esempio di un grande del cinema italiano come Accorsi.
Questo film è stato una ventata d’aria fresca in un 2016 e in generale in un cinema italiano sempre più improntato sulle storie d’amore e sulla politica e la satira, ha portato tra il pubblico una storia vera e ha dato voce ad un padre e ai suoi figli, alla forza d’animo, ad un mondo, come quello delle gare automobilistiche, fatto non solo di motori ma anche di anima, di impegno, grinta, sofferenza ingegno, passione e cuore. Tanto cuore.
Dai tempi di Tutto Può succedere a Veloce come il vento, abbiamo visto un’evoluzione di Matilda che non ha bisogno di parole per essere descritta: è più matura, ha le giuste basi, adesso, per lanciarsi nel mondo del cinema e dar vita a personaggi diversi tra loro che le permettono di misurare il suo talento e di migliorarsi e farsi strada ma soprattutto di farsi sentire, vedere, valere.
Stefano Accorsi è superlativo come nei film di Muccino, passionale anche nei panni di un cocainomane ma è anche l’uomo dallo sguardo attento e sensibile come in 1992 e infine, fiero e premuroso con i suoi fratelli come se avesse a che fare coi suoi figli.
A me il film è piaciuto e Matteo Rovere secondo me è stato bravo, attento , vero e diretto.
Più film così.
L’avete mai visto? Se no, correte veloci come il vento a recuperarlo!