Titolo: Veronika decide di morire
Anno: 1998
Casa Editrice: Bompiani
Genere: Romanzo
Target consigliato: Giovani adulti
Lunghezza: 228 pagine
Punto di Vista: Terza persona
Valutazione: 5 stelle su 5
“È grave essere diversi?”
“È grave sforzarsi di essere uguali: provoca nevrosi, psicosi, paranoie. È grave voler essere uguali, perché questo significa forzare la natura, significa andare contro le leggi di Dio che, in tutti I boschi e le foreste del mondo, non ha creato una sola foglia identica all’altra. Ma tu ritieni che l’essere diverso sia una follia, e perciò hai scelto di vivere a Villete. Perché qui, visto che tutti sono diversi, diventi uguale agli altri. Capito?”
Nome autore
Paulo Coelho è uno scrittore e poeta brasiliano, nato a Rio de Janeiro (Brasile), il 24 agosto 1947. Da piccolo frequenta la scuola gesuita San Ignacio, e qui scopre la sua predisposizione verso la letteratura. Il suo rifiuto per le regole e la sua volontà di voler intraprendere la strada dello scrittore al posto di quella dell’avvocato, lo metteranno in forte contrasto con I genitori; questi ultimi, decideranno di farlo richiudere, a soli 17 anni, in più ospedali psichiatrici convinti che le sue ribellioni siano imputabili a una malattia mentale. All’interno dei manicomi, sarà sottoposto anche alla TEC, ovvero la Terapia elettro-convulsivante.
I suoi libri, che parlano della forza individuale, riscuotono fin da subito un enorme successo.
In totale Coelho ha venduto oltre 31 milioni di libri pubblicati in 150 Paesi, e sono stati tradotti in 56 lingue.
Trama
11 novembre 1997. Veronika, 24 anni, decide di ingerire una dose massiccia di sonniferi.
La protagonista si rende conto che lungo il corso di tutta la sua esistenza, non è mai stata in grado di prendere delle decisioni autonome, che le permettessero di sperimentare una felicità autentica. Attraverso il suo gesto, voleva mettere fine a quella monotonia che la stava opprimendo.
Fallito il suo tentativo suicida, si risveglia all’interno di Villette, un’ospedale psichiatrico. Qui, le viene comunicato che le sue azioni hanno danneggiato in maniera irreparabile il cuore e che le resta una settimana di vita.
La sua storia intacca profondamente la vita di altri pazienti, in particolare quella di Zedka, Mari e Eduard. Grazie al loro aiuto, Veronika, riuscirà a prendere coscienza di quanto sia importante la vita e di come la follia, a volte, possa permetterci di raggiungere la felicità, senza aver paura di essere giudicati.
Commento
Veronika decide di morire è un libro sconvolgente.
Attraverso la sua scrittura semplice, Coelho, riesce a far immedesimare il lettore nella fragile, ma comprensibile, mente di questa giovane. Inizialmente ci vengono presentate le motivazioni che portano la protagonista a voler morire e ciò che avviene subito dopo all’interno del manicomio.
Fin dal suo ingresso in ospedale la ragazza è intenzionata a mettere fine alla propria vita prima che sopraggiunga la prematura morte; con l’aiuto degli altri pazienti Veronika riuscirà a sconvolgere il proprio mondo e il proprio modo di vedere le cose.
La giovane, mediante questa esperienza, arriva a mettere da parte i giudizi delle altre persone, le convenzioni sociali e le aspettative che gli altri le avevano imposto; in questo modo, Veronika, riesce a liberarsi dai pesi che fino a quel momento avevano intossicato la sua vita, per incominciare a vivere veramente, questa volta secondo le sue regole.
Conclusione
Veronika decide di morire mi ha permesso di riflettere molto sulla società e sulla vita.
Nel libro, lo scrittore, permette di osservare più da vicino e in maniera molto sincera alcuni disturbi psichici quali la depressione, gli attacchi d’ansia, la schizofrenia, facendo però emergere il lato più umano delle persone che li vivono; senza il bisogno di rappresentarli come ‘pazzi’.
Ciò che è lampante è il fatto che il mondo ti cambia irrimediabilmente. La società, attraverso le sue convenzioni, impone una quotidianità che molto spesso non è adatta a noi, non ci appartiene.
Questo libro fa ragionare su come siamo soliti definire folli tutte quelle cose o quei comportamenti che non comprendiamo; ma è davvero così?
Dobbiamo essere considerati diversi solo perché vogliamo inseguire I nostri sogni o perché vogliamo vivere nella maniera che ci rende più felici?
Perché non possiamo essere solo noi stessi senza sentirci giudicati dal mondo?
Voi l’avete letto? Cosa ne pensate? Se avete voglia di leggere un libro diverso, che possa aiutarvi a riflettere sulla vostra vita e sul concetto di follia, in questa quarantena vi consiglierei vivamente questo.
Siate sempre voi stessi.
Qui da Erica è tutto.
Alla prossima.